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Evasione fiscale Grecia

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 Se non vi fosse il baratro alle spalle, la notizia proveniente dalla Grecia farebbe quasi sorridere: il ministro dello Sviluppo di Atene è infatti pronto ad utilizzare una particolare arma per contrastare l’evasione fiscale. In termini molto pragmatici, chi andrà al ristorante o al bar e, dopo una lauta consumazione, non vedrà emettere alcuno scontrino o ricevuta fiscale, potrà uscire legittimamente dal locale senza pagare. L’obbligo sarà stampato in maniera chiara e trasparente anche sul menu di taverne e di caffè.

“No scontrino, no party” – commentava in maniera emblematica la versione online del quotidiano La Repubblica – “Il Governo greco, per combattere la piaga dell’evasione che costa 40 miliardi di euro l’anno (quasi il 20% del Pil) al paese, va alla guerra della ricevuta fiscale. Il ministero allo Sviluppo ha allo studio un provvedimento choc: i clienti cui non viene rilasciato lo scontrino in un ristorante o in un negozio potranno uscire a pancia piena o con la merce che avrebbero voluto comprare senza pagare un centesimo. La norma fa parte di una serie di articolate misure per scoraggiare i furbetti dell’erario nel settore della vendita al dettaglio. Ristoranti e caffè dovranno obbligatoriamente riportare nei loro menu i prezzi con Iva e quelli senza Iva, per evitare di ingannare i loro consumatori, e al fianco – in posizione ben visibile – un tassello dove si ricorda la possibilità di non saldare il conto se non viene rilasciata una regolare attestazione del pagamento”.

Ma servirà davvero questo provvedimento? Ciò che è certo è che il governo di Atene negli ultimi anni, e a più riprese, ha cercato realmente di migliorare l’immagine del proprio sistema di prelievo fiscale, arrivando addirittura a pubblicare, su sito web, una speciale lista di evasori cronici da sottoporre alla vergogna pubblica.

Tuttavia, anche tale procedimento è servito a poco e a nulla. “L’evasione è uno sport nazionale nel paese, i blitz delle fiamme gialle sulle isole delle Cicladi, nel pieno della stagione turistica, hanno certificato che spesso nell’80% degli esercizi commerciali non veniva rilasciato lo scontrino” – prosegue il quotidiano – “E le forze dell’ordine hanno rischiato di essere linciate da una folla inferocita un paio di mesi fa quando hanno cercato di portare al commissariato di Hydra per una serie di accertamenti un negoziante che non dava ricevute ai clienti. L’operazione è andata in porto solo il giorno seguente quando sull’isola sono arrivati i rinforzi da Atene”.