Home Bce La Fed scalda oro e Borse, ma il dollaro non gode

La Fed scalda oro e Borse, ma il dollaro non gode

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 Anche se le borse ieri erano euforiche per l’attesa (snervante) di allentamento da parte della Federal Reserve americana, il dollaro non ha gioito altrettanto. La prospettiva di una nuova iniezione di liquidità ha portato la valuta ai minimi storici nei confronti di franco svizzero e dollaro australiano. Gli analisti si aspettano che a fronte di ulteriori dati negativi la divisa americana perda un altro 1-2 per cento prima di ricominciare a dare chiari segnali di crescita. In un contesto in cui l’azionario tira la volata e anche l’oro – bene rifugio – raggiunge un nuovo massimo, l’euro ha aggiornato il record contro il biglietto verde da otto mesi ad oggi. Uno dei motivi principali sembra essere il diverso approccio alla situazione contingente da parte di Fed e Bce, che mantiene ferma la linea dei tassi all’uno per cento col risultato di perpetuare politiche economiche di rigore. Guardando invece allo yen, protagonista suo malgrado delle scorse settimane, si nota che il pericolo non è affatto passato. Il cambio della valuta americana contro quella nipponica ha infatti toccato oggi un nuovo minimo a 81 dollari. Anche il premier Naoto Kan è stato costretto a intervenire, ma solo a parole, dopo aver ammonito le politiche di cambio messe in campo da Cina e Sud Corea. Ormai l’unico spazio d’azione dei giapponesi, ministro delle finanze Noda compreso, è l’intervento verbale per frenare il rialzo della valuta domestica visto che le politiche monetarie – convenzionali e non – sono esaurite.