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Forex Insider: l’analisi della Settimana

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 La settimana appena passata è stata densa di novità e carica di aspettative. L’amministrazione Obama ha presentato la riforma per il controllo del mercato finanziario, attribuendo maggiori capacità di vigilanza alla Federal reserve (la chiamano Super-Fed). Secondo i critici – e ce ne son anche tra i democratici – sarebbe sbagliato attribuire certe prerogative a un’istituzione che non è riuscita a bloccare l’ondata di crisi, ulteriori poteri sarebbero addirittura controproducenti. La svolta dell’amministrazione Obama verso una sistemazione dell’assetto finanziario americano sembra avviata, anche se – va detto – è più simile a una ristrutturazione che a una rivoluzione. In ogni caso l’accelerazione di Obama ha portato l’Europa a riflettere sul futuro della vigilanza nel Continente e, dopo il memorabile battibecco tra Bruxelles e Londra, i 27 sembrano avviati verso un accordo (non si esclude che al posto di comando si sieda lo stesso presidente Bce).

Già martedì Lorenzo Bini Smaghi potrebbe accennare all’argomento dal palco dell’Aspen Institute, mentre il giorno seguente a Washington si deciderà nuovamente sui tassi d’interesse della divisa americana (0-0,25%) ma non ci si attende nessun cambiamento di rotta. In settimana il grande evento sarà la pubblicazione degli statement del Fomc (Federal open market commitee) da cui si potranno apprendere importanti indicazioni sull’andamento futuro della fase recessiva. Giovedì alle 14:30 verranno pubblicati i dati definitivi sul Pil trimestrale americano (precedente: -6,3% ann.; preliminare: -5,7% ann., previsione: -5,8%; consenso: -5,7%) e sulle richieste di sussidi di disoccupazione (prec: +3.000 a 608.000). Nella mattinata italiana interverrà da Roma Lorenzo Bini Smaghi mentre alle 16:00 Ben Bernanke dirà la sua su un fatto che lo riguarda in prima persona, un tema quantomeno spinoso: l’acquisizione di Merrill Lynch da parte di Bank of America, uno scandalo finanziario (forse inevitabile) che ha macchiato l’onore dello stesso presidente Fed. Venerdì sarà giornata d’inflazione per Giappone e Germania, mentre in Francia si parlerà di Pil trimestrale (precedente: -1,1% t/t; preliminare: -1,2% t/t; previsione: -1,2% t/t; consenso: -1,2% t/t e fiducia dei consumatori) – particolarmente virtuosa in tempi di turbolenza -. Infine, alle ore 16:00 italiane verrà pubblicato l’indice fiducia consumatori U. Michigan definitivo di giugno (precedente: 68,7 punti; preliminare: 69; previsione: 69; consenso: 69).

Per quanto riguarda le monete, sorprende la forza della sterlina che dopo la batosta delle vendite al dettaglio ha recuperato contro le altre valute attestandosi verso i massimi di periodo, prevedibile un trend rialzista soprattutto dopo la rottura del minimo del 16 giugno a 0,8420. Importante da tenere d’occhio anche il dollaro yen dove si avvicina il supporto a 95,50.