Home Coppie Valute EUR/GBP Forex report min&max intraday 29 05 2009

Forex report min&max intraday 29 05 2009

0

 Dollaro Australiano    EUR/AUD 1.766    1.7666    1.7627    1.7786    1.7671    1.7753
Dollaro Canadese    EUR/CAD 1.5419    1.5428    1.5396    1.5563    1.5501    1.5544
Dollaro Hong Kong    EUR/HKD 10.9487    10.951    10.7953    10.9828    10.9273    10.7427
Dollaro Neo Zelandese    EUR/NZD 2.2111    2.2137    2.2055    2.2396    2.2135    2.2223
Dollaro Singapore    EUR/SGD 2.0398    2.0418    2.0212    2.0453    2.035    2.0146
Dollaro Usa    EUR/USD 1.4122    1.4124    1.3922    1.417    1.4098    1.3856
Franco Svizzero    EUR/CHF 1.5086    1.5089    1.5071    1.5167    1.5128    1.5117
Fiorino Ungherese    EUR/HUF 283.07    283.57    281.07    285.44    282.48    284.75
India    EUR/INR 66.5864    66.5889    65.9934    66.8075    66.426    65.968
Sterlina Britannica    EUR/GBP 0.87548    0.87558    0.8705    0.88006    0.8729    0.87
Yen Giapponese    EUR/JPY 134.62    134.64    134.4    135.7    135.22    134.38
Zloty Polacco    EUR/PLN 4.5079    4.5129    4.4552    4.5302    4.4762    4.491

LEGGI IL REPORT DI PIAZZA AFFARI


Dollaro in forte calo per l’acuirsi della propensione al rischio dopo la pubblicazione di positivi dati Usa, che hanno rassicurato sullo stato della principale economica mondiale. Nel finale il biglietto verde e’ stato quotato 1,4145 per un euro (1,3957 ieri e 1,4098 Bce oggi), dopo avere aggiornato i nuovi minimi degli ultimi cinque mesi sulla divisa unica (1,4166) e su quella elvetica (1,0654) e degli ultimi sette sulla sterlina (1,6184). Chiusure in nero per i principali listini del Vecchio Continente ad eccezione di Milano, che ha accelerato al ribasso nel pomeriggio.

Sul fronte macroeconomico da segnalare l’indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall’Universita’ del Michigan a maggio, in crescita a 68,7 punti, e l’indice dei direttori di acquisto di Chicago a maggio, in calo a 34,9 punti. Inoltre il Pil Usa del 1* trimestre e’ stato rivisto a -5,7%. A piazza Affari lo S&P/Mib e il Mibtel hanno chiuso in calo rispettivamente dell’1,32% a 19884 punti e dell’1,09% a 15743 punti. Bene invece il Cac 40 (+0,427%), il Dax (+0,161%) e il Ftse 100 (+0,693%). Tra i titoli industriali in rialzo Prysmian (+1,7%), Pirelli & C. (+1,06%) e Finmeccanica (+0,202%). L’a.d. di quest’ultima, Pierfrancesco Guarguaglini, ha dichiarato che la crisi non sta fermando la crescita della societa’.

In calo invece Fiat (-4,15%), che ha risentito delle voci sulla possibile chiusura di un accordo tra GM e Magna. Molto elevato il volume degli scambi del lingotto, e’ infatti passato di mano oltre il 3% del capitale. Nel comparto del lusso in evidenza Geox (+2,3%), sul quale Goldman Sachs ha alzato il rating da neutral a buy dato che la correzione patita dal titolo dopo la pubblicazione dei conti trimestrali e’ stata “eccessiva”. In rialzo anche Tod’S (+0,888%). In rosso invece Luxottica (-1,15%), che ha da poco annunciato l’accordo per rilevare il 40% di Multioptica International, e Bulgari Spa (-2,59%).

Prevalgono le vendite sui bancari dopo la relazione del Governatore di Bankitalia, Mario Draghi. In rosso B.Popolare (-3,47%), B.Mps (-1,72%), B.P.Milano (-0,684%) e Intesa Sanpaolo (-0,889%). Su quest’ultimo Credit Suisse ha confermato il rating outperform in seguito alle voci su una possibile cessione di Fideuram per 3 mld euro. In nero solo Unicredit (+0,708%). Tra le utilities in forte calo Enel (-5,59%). Il gruppo ha comunicato i dettagli dell’aumento di capitale da 8 mld euro. Il prezzo di sottoscrizione e’ pari a 2,48 euro per azione, con uno sconto del 30% circa rispetto alle quotazioni di Borsa.

In rosso anche A2A (-3,92%), che ha rinviato l’assemblea degli azionisti al 3 giugno su richiesta avanzata in particolare dai comuni di Milano e Brescia. In rialzo invece Iride (+0,833%) e Hera (+1,25%). Tra le altre blue chip in evidenza Stm (+3,89%). Secondo un esperto A sostenere il titolo sarebbero le parole del Cfo del gruppo americano Dell, Brian Gladden, il quale ha dichiarato che nonostante il settore tecnologico non abbia ancora toccato il fondo, si e’ detto fiducioso su un miglioramento della domanda dopo quest’anno fiscale ed anche nel successivo. In rosso invece Parmalat (-1,13%), Telecom I. (-1,53%) e Mediaset (-2,94%). Nel Midex in calo Tiscali (-2,84%), dopo l’approvazione dell’accordo quadro per la ristrutturazione del debito e il via libera a 3 aumenti di capitale, e Gemina (-2,13%), influenzato dai dati sul traffico internazionale di aprile che hanno evidenziato un calo. In rialzo invece Saras (+0,481%) e Rcs (+0,261%), dopo la conferma del piano di tagli dei costi.