Forex Signals: Crisi Grecia zavorra l’Euro?

Dopo gli ultimi giorni di contrattazioni della scorsa settimana su Euro/Dollaro le preoccupazioni per il futuro della moneta Europea cominciano a diventare importanti e tutta l’Europa punta il dito contro la Grecia.

Ma è veramente possibile che un solo Stato possa affossare una moneta forte come l’Euro? Questa stessa moneta negli scorsi anni ha guadagnato sul Dollaro USA, ritenuto in tutto il mondo un metro di paragone, andando a completare il rialzo sopra a 1.60 di cambio per poi ridimensionare il guadagno e consolidarlo intorno a 1.30, ancora in posizione di vantaggio nonostante lo scoppio della bolla speculativa.

Ora sembra che la colpa dell’uscita ribassista dal range di interesse compreso tra 1.4700 e 1.4000 sia solamente della Grecia e che il ritorno sotto a 1.32 sia colpa della paura per il crollo dello Stato considerato inevitabile da alcuni analisti. La realtà dei fatti è ben diversa e cioè la moneta Unica sta soffrendo per le condizioni generali e non per la recessione della Grecia; la Bce si è dimostrata incapace di far fronte alla crisi imminente e non è riuscita a ridare fiducia al mercato proponendo un piano solido e condiviso, arrivando a spaccature interne culminate con dimissioni. Il problema quindi è di fondo e ben più importante: se la tempesta finirà non lo si dovrà certo alle scelte della Banca Centrale che continua a non prendersi le sue responsabilità puntando il dito verso Italia Spagna e Grecia.

Dal punto di vista tecnico Euro/Dollaro si trova ora in una fase laterale di parziale tenuta. La rottura della resistenza a 1.3217 darà spazio per salire verso il top di ieri ma difficilmente si riuscirà a passarlo stabilmente nell’immediato visto che tutti gli indicatori di tendenza concordano nel prevedere una fase laterale ribassista, grazie anche all’azionario Europeo chiaramente in difficoltà. Un close daily sotto a 1.3170 nella giornata di oggi darà invece un forte impulso ribassista fino a Venerdì prossimo.