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Lehman Brothers (1850-2008) Fallita la reazione a catena

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 Lehman Brothers. Banca di investimento (1850 – lunedì 15 settembre 2008). Causa del decesso: indigestione subprime.

Il giorno del fallimento di Lehman, programmato nel weekend, le borse hanno ringraziato perdendo 500 punti. Nei giorni seguenti si temeva per Aig, il colosso delle assicurazioni poi salvato con 85 miliardi di dollari prestati dal governo. La prossima della lista è Morgan Stanley. Tutti tremano, compresa Goldman Sachs; anch’essa in bilico. Merrill Lynch, invece, sarà cooptata da Bank of America, con pressioni della Fed, un lusso che è stato negato a Lehman. Tutto per evitare che un gigante (LB+BofA) potesse asfissiare il mercato.

Il ministro del Tesoro Henry Paulson e il governatore della Federal Reserve Ben Bernanke mettono a punto un piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari. E poi?

Non è successo niente. In America sono fallite molte piccole banche, ma tutti i giganti sono ancora in piedi e continuano a fare soldi. Le borse, dopo un tracollo iniziale (panic selling), hanno ricominciato a correre, e da marzo non si sono ancora fermate.

Tutto grazie alle banche centrali, spiega Loretta Napoleoni, economista. La Federal reserve (è bene ricordare che si tratta di un’impresa privata partecipata da banche e NON la banca pubblica degli Stati uniti) grazie agli interessi da prestiti in due anni ha guadagnato 14 miliardi di dollari. Tutti verdoni da spartire tra soci.

Ben Bernake, l’artefice di tutto questo, è ancora al suo posto. Credete sia finita?

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