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Petrolio sempre più caro, fino all’ultima goccia

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 Per capire come sta andando il greggio sui mercati è bene cessare di guardare per un istante l’andamento intraday (per la cronaca: 65,34 $ in calo): un vero e proprio saliscendi che non lascia dubbi sulla speculazione sottesa all’andamento. Allargare la visuale può essere utile. Dopo il picco dell’anno scorso e il cuneo di marzo di quest’anno l’oro nero, con o senza recessione, sta tornando a schizzare verso l’alto.
Il prezzo è sempre più svincolato da domanda e offerta, e resta in balia di mercati e fornitori che da un lato possono approfittare delle oscillazioni, dall’altro – nel mondo reale – possono mantenere le scorte sigillate nei container in attesa di guadagni profittevoli. Chiedersi perché il prezzo del carburante non si adegui con tempismo a quello del greggio è superfluo, la domanda che mi interessa è: potremo mai farne a meno? La risposta è no.
Senza troppi giri di parole, i numeri parlano chiaro. Come riportatao dal quotidiano ItaliaOggi, i governi sanno bene che l’ultima goccia di petrolio sarà versata nel 2040 – tant’è che le aziende come l’Eni già cercano di raschiare quello intrappolato nelle sabbie bituminose -, ma al momento di alternative efficaci per adattare un sistema olio-centrico ad altre fonti sembra una battaglia persa.
Secondo l’Aie (Agenzia internazionale dell’energia) i consumi globali di energia elettrica aumenteranno del 60% entro il 2030. E solo una minima parte della corrente  – in Italia è il 13,5% – viene prodotta con l’idroelettrico, il resto deriva da carbone, gas e appunto petrolio.
Pensare ai carburanti alimentari non è una buona idea: legare speculazione e consumi energetici alle pance delle popolazioni mondiali non sembra la direzione giusta.
Poi arriva il fotovoltaico. Secondo recenti studi i pannelli solari presenti su tutta la superficie del globo sarebbero utili a coprire solo l’1% del fabbisogno italiano complessivo – un’informazione tutta da verificare che però rende  bene l’idea dello stato d’impasse che stiamo attraversando.
In definitiva, il petrolio sarà compagno e spina nel fianco dell’umanità ancora per molto tempo e sarà tanto più caro quanto più scarso.

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