Saxo Bank decide di aprire un ufficio a Istanbul

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     Il broker danese Saxo Bank, celebre soprattutto per i propri servizi collegati al trading online, ha appena aperto la sua ultima filiale straniera: l’evento ha avuto luogo in Turchia, a Istanbul, l’ideale proseguimento dell’acquisizione di una quota (89,54%) di Deger Menkul Degerler lo scorso mese di maggio. Quali compiti svolgerà l’ufficio in questione. Esso è stato stabilito nella nazione anatolica per supportare la clientela istituzionale già esistente, ma anche per aiutare gli stessi clienti nell’accesso ai mercati finanziari internazionali.

    Il capo del nuovo ufficio a cui si sta facendo riferimento sarà Egemen Kaya, già attivo come numero uno del segmento relativo ai mercati emergenti presso il quartier generale danese di Saxo Bank. Secondo lo stesso Kaya, l’inflazione e i tassi di interesse molto bassi della Turchia rappresentano un’attrattiva di prim’ordine: gli investitori locali potranno così puntare su vari prodotti, tra cui i contratti futures, i titoli azionari globali, le opzioni valutarie e ovviamente il Forex, uno dei marchi di fabbrica del broker scandinavo. Il posizionamento è ideale, anche perché si sta parlando di un mercato considerato molto giovane. Saxo Capital Markets Menkul Degerler già è in grado di fornire agli investitori retail l’accesso a ben ventimila strumenti finanziari, come ad esempio gli oltre cinquanta cambi valutari, gli 8.300 Cfd (Contracts for Difference) e i ventuno Etf, futures e opzioni.

    Giusto due settimane fa, la lira turca è stata protagonista del rialzo più consistente da una settimana a quella parte nei confronti dell’euro, a causa delle preoccupazioni espresse dal leader dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker. Il ricavo in questione fu pari a 0,2 punti percentuali anche nei confronti del dollaro, con i rendimenti obbligazionari leggermente in discesa. A novembre, al contrario, si verificò una situazione completamente diversa. In effetti, la nazione ha rischiato di contrarre un “mal di testa” politico a causa della sua politica monetaria, ben evidenziato dall’influenza del rating di Ankara sulla lira turca.