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Btp a dieci anni, sale il rendimento

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Il rendimento dei Btp decennali ha toccato il 5% negli scambi del 4 ottobre, sottolineando come per i conti pubblici italiani potrebbero esserci in futuro discreti problemi.

Il problema dei Btp

Non dobbiamo dimenticare che il nostro paese ha a che fare con un debito importante. E anche che tutti i mercati finanziari globali stanno vivendo in un periodo generale di allarme dato dalle condizioni economiche. Ne sono un esempio le obbligazioni che stanno crollando, partendo dalle Treasury USA. Tutti stanno patendo le pressioni legate ai tassi di interesse.

La pubblicazione della Nadef non ha di certo aiutato, dato che al suo interno il deficit italiano è stato rivisto al rialzo. Il costo del denaro più alto sta apportando delle conseguenze sui mercati. La crescita del rendimento dei Btp decennali preoccupa per quel che concerne gli investimenti. Agli investitori infatti non piace che il debito sia così pesante e senza sbocchi.

Questo inficia sostanzialmente la credibilità italiana relativa alla spesa pubblica e alla capacità di saperla gestire in modo più efficiente e razionale. Sul rendimento dei Btp in qualche modo ha influito anche il fatto che sembri più difficile del previsto centrare gli obiettivi del Piano nazionale di resistenza e resilienza.

Il tutto condito da uno spread di 200 punti che non lavora a favore degli italiani. La salita del rendimento del Btp decennale pone qualche dubbio non solo sulla ripresa ma anche su quelli che saranno gli oneri per lo Stato di queste condizioni.

Attenzione alla gestione del debito

I possessori dei Btp posseggono infatti parte del debito italiano e l’Esecutivo o meglio lo Stato devono pagare su queste quote degli interessi più alti. Valori di questo genere non si vedevano in Italia sui Btp a 10 anni dal 2012. E consola poco sapere che anche in  Germania il Bund tedesco sta combattendo con i suoi massimi.

Ovviamente il rendimento di questi titoli può scendere lievemente e lo spread ritornare su un intervallo più adeguato, ma ciò non toglie che  vi siano dei problemi per l’economia italiana. Il debito italiano non è mai stato facile da gestire e di conseguenza anche conti pubblici soffrono. La crescita è stata rivista al ribasso e questo rappresenta un problema ulteriore.

L’Italia ha necessità di piazzare bene i Btp ma proprio per questo motivo deve lavorare anche per far sì che il rendimento si mantenga entro certi canoni. In base al Nadef L’Italia non riuscirà a rientrare all’interno dei limiti del deficit stabiliti dall’Unione Europea fino al 2026. E questo è un altro fattore da non sottovalutare.