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I vantaggi di uno zloty debole

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 Lo zloty polacco si è indebolito per la prima volta negli ultimi tre giorni: il motivo principale per una performance così negativa va rinvenuto senza dubbio nelle frasi pronunciate da Andrzej Raczko, uno dei membri del consiglio gestionale della banca centrale, secondo cui il deprezzamento della valuta, almeno per quel che concerne il breve termine, è un evento desiderabile. Di conseguenza, la consueta domanda relativa a quanto durerà l’indebolimento dello zloty non può che avere risposte precise e chiare.

Entrando maggiormente nel dettaglio, la divisa dell’Europa orientale ha fatto registrare un ribasso pari a 0,3 punti percentuali, con la quotazione complessiva che si è attestata sui 4,1468 zloty nei confronti dell’euro presso la Borsa di Varsavia. Anche a settembre, comunque, lo zloty era in calo per i possibili tagli dei tassi di interesse. L’ultima performance ha praticamente pareggiato l’apprezzamento di quest’anno, il quale è quantificabile in 7,7 punti percentuali, comunque il terzo rialzo più consistente tra le venti nazioni emergenti che sono tenute sotto osservazione da Bloomberg.

Soltanto il fiorino ungherese e il peso cileno sono stati in grado di fare meglio. In aggiunta, bisogna anche sottolineare come i titoli obbligazionari a cinque anni siano stati caratterizzati da un rendimento in crescita di due punti base (+0,02% per la precisione), giungendo in questo modo fino al 4,13%. Uno zloty più debole nel breve termine potrebbe favorire la promozione e il sostegno delle esportazioni polacche nel corso di un rallentamento economico, come ha messo in luce lo stesso Raczko, il quale non è comunque un membro del consiglio che stabilisce i tassi di interesse in seno alla banca centrale. L’indebolimento nel lungo termine, invece, dovrebbe significare un detrimento per l’economia nazionale. Quest’ultima ha subito un rallentamento piuttosto vistoso di recente, come non accadeva da almeno tre anni, visto che la crisi dell’eurozona si sta facendo sentire anche da queste parti.