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Aiuto BCE nessuna richiesta dall’Italia

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 L’Italia non ha alcun bisogno dei fondi della Banca Centrale Europea. A patto che vada avanti nella strada – già intrapresa – delle riforme, senza intoppi e senza ulteriori indugi. Ad esserne convinto è il ministro dell’Economia Vittorio Grilli, che in trasferta a Tokio per l’assemblea plenaria del Fondo monetario internazionale, lancia un chiaro avvertimento alla comunità finanziaria internazionale. All’Italia non servono fonti legati al piano antispread della Bce. “E se non ti servono fondi perché chiederli?”

La ragione è spiegata poco dopo dallo stesso ministro, che ricorda come il nostro Paese non ha “il fiscal gap che hanno altri Paesi con un deficit al 5 o al 10 per cento. Noi abbiamo il bilancio in pareggio strutturale (…) I mercati ci stanno già dando fiducia, assicura poi, ma per mantenere la fiducia bisogna operare con un impegno continuo sulle riforme, come stiamo facendo”.

“Grilli” – riporta poi il Sole 24 Ore – “si sbilancia anche sui tempi della ripresa: «La recessione toccherà il fondo nel primo trimestre del 2013 e la crescita dovrebbe ripartire a un ritmo moderato per il resto dell’anno», A trainare sarà ancora una volta l’export: «il principale stimolo verrà da esportazioni e investimenti». Parlando all’Imfc, sorta di assemblea del Fondo monetario internazionale, Grilli sottolinea poi che «l’andamento dell’economia italiano é atteso rimanere debole nei prossimi anni, con una crescita media leggermente superiore all’1% dal 2014 in avanti»”.

Tuttavia, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, anche Grilli si aspetta che l’Italia dia il giusto via libera alle riforme messe in campo dal governo tecnico, e in grado di rappresentare una via obbligata per uscire dalla crisi. Si tratta “di impegni che ci derivano dall’Europa e dalla comunità globale. Non c’é alternativa”.

Qui intanto il focus sui rischi di una nuova recessione Ue vista dal Fondo Monetario Internazionale, che prevede grande aleatorietà per le speranze di ripresa dalla crisi.