Banca Popolare di Bari ha ottenuto il via libera al rafforzamento patrimoniale: un obiettivo raggiunto grazie all’approvazione del piano industriale 2019-2023, il quale darà modo all’istituto di poter completare il passaggio a Spa come richiesto dalla legge.
Sono moltissimi i goal che la banca ha prefissato di raggiungere nei prossimi 5 anni, a partire dall’impalcatura di base economica fino a raggiungere un risanamento richiesto a gran voce da investitori e correntisti. Prima dell’approvazione del piano si parlava della trasformazione in Spa pur conservando una holding cooperativa per mantenere lo status mutualistico e una sub-holding per assumere l’entità di una società per azioni.
Quelle che erano semplici indiscrezioni con l’approvazione del piano industriale sono divenute realtà ed ancor meglio: il riassetto stabilito prevede di far tornare gli assets di Banca Popolare di Bari abbastanza appetibili da consentire l’entrata di nuovi soci, portando l’istituto ad essere considerato nuovamente un competitor affidabile e innovativo. Il modello di business è stato rivisto inoltre per ottenere il recupero della redditività, della valorizzazione del territorio e dei distretti industriali, il quale passerà anche attraverso una maggiore digitalizzazione dei servizi, al fine di dare un maggiore e più facile accesso alla clientela.
Non manca poi nel piano una parte tutta dedicata ai non performing loans: per riprendersi davvero Banca Popolare di Bari ha bisogno anche di gestire meglio i crediti deteriorati per migliorare gli indicatori di qualità creditizia cercando di mettere a regime le politiche di derisking realizzate tra il 2014 e il 2018.
Nonostante le difficoltà riscontrate finora si tratta di un piano industriale valido che se seguito alla lettera potrebbe davvero risollevare le sorti dell’istituto.