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Cambio euro-dollaro in rialzo su possibile rinvio tapering

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 Il tasso di cambio euro-dollaro ha iniziato la nuova ottava sui mercati valutari con una buona intonazione verso l’alto. A favorire la ripresa del cross sono le attese di rinvio del tapering della Federal Reserve, in quanto l’economia americana cresce ancora a livelli moderati e venerdì non sono giunti segnali incoraggianti dal mercato del lavoro. Nonostante il calo del tasso di disoccupazione al 7,3%, il livello più basso da fine 2008, il numero dei nuovi occupati (non-farm payrolls) è aumentato di 169mila unità, meno delle 180mila stimate dagli analisti.

La FED potrebbe così aspettare ancora prima di attuare il piano di ridimensionamento degli stimoli monetari, attualmente pari a 85 miliardi di dollari al mese. Alcuni analisti ipotizzano da tempo l’avvio del tapering già a partire da questo mese, magari dopo il meeting della FED del 17 e 18 settembre. Ora, però, c’è stata una frenata nelle aspettative e ciò sta favorendo il deprezzamento del biglietto verde sul forex, non solo contro le major currencies ma anche rispetto alle valute dei mercati emergenti (leggi anche Rupia indiana ai minimi storici in vista del tapering).

Il cambio euro-dollaro ha trovato un’area di supporto molto importante a 1,31, che corrisponde esattamente al 50% del ritracciamento del rialzo avvenuto da 1,2755 (9 luglio) a 1,3451 (20 agosto). La quotazione del cambio euro-dollaro è ancora inferiore a 1,32, ma nelle prossime ore potrebbe esserci un apprezzamento più robusto con approdo in area 1,3230 – 1,3250. Se il tentativo di superare 1,32 dovesse fallire, allora il cambio potrebbe anche tornare a testare i supporti di brevissimo periodo posti a 1,3150. E’ più probabile, però, l’inizio di una fase di consolidamento tra 1,3250 e 1,3180.

Tuttavia, se i prezzi dovessero improvvisamente crollare sotto la key-area di 1,3150 – 1,3140, allora ci sarebbero grosse probabilità di assistere a un approfondimento bearish verso l’area di supporto giornaliera di 1,31. In caso di breakout ribassista deciso di questa key-area, il cambio euro-dollaro dovrebbe scendere fino a 1,3050 prima e 1,30 poi.