Home Economia Capitalizzazione Apple da record

Capitalizzazione Apple da record

0

 Apple fa di nuovo centro. Si tratta di un’impresa notevole, anche per una società abituata ai superlativi. Il colosso di Cupertino si è guadagnato il titolo di azienda più grande e  importante di tutti i tempi. L’ultimo balzo del prezzo delle azioni, la cui ascesa è apparentemente irrefrenabile, ha permesso alla società del compianto Steve Jobs di raggiungere i 623,5 miliardi di dollari di capitalizzazione.Con questo colpo, Apple sbriciola il precedente record di 616,3 miliardi di dollari, toccato dal rivale Microsoft Corp., alla fine  degli anni 1990, durante il dot-com boom. Il valore di Apple è 17 volte quello di Ford Motor  e sette volte quello di  McDonald, mentre tra le aziende tecnologiche, la Mela della California superaampiamente sia Amazon.com che Facebook (il cui valore è tredici volte inferiore).

“E’ l’apice del sogno americano”, ha detto Peter Misek, amministratore delegato di Jefferies & Co. “Si avvia una società da zero, va quasi a zero, e poi ritorna e diventa la società di maggior valore al mondo”. Apple era cresciuta rapidamente dopo il suo lancio da un garage della Silicon Valley, nel 1976 ma era inciampata malamente nel 1990, orfana di un giovane Steve Jobs, cacciato diversi anni prima. E Apple è la stessa società che sedici anni fa fu persino costretta a presentare istanza di fallimento.

Solo un decennio fa, nessuno – né Wall Street né i mercati – poteva immaginare quello che sarebbe accaduto e fin dove si sarebbe potuta spingere. Nel 2007 l’introduzione di iPhone, insieme con il lancio del tablet iPad qualche anno dopo, ha cambiato le sorti di Apple: da meri gadget tecnologici, i dispositivi della Mela si sono trasformati in articoli “must-have” per milioni di fan in tutto il mondo.

Nonostante le brillanti prospettive, tuttavia, la maggior parte dei guadagni derivanti dal rialzo del prezzo delle azioni Apple è giunto negli ultimi quattro anni. Le a zioni negoziate a 20 $ nel 2004, hanno raggiunto gli 85,35 dollari alla fine del 2008 per chiudere Lunedì, 20 agosto 2012, a 665,15 dollari.

Le azioni Apple sono state spinte al rialzo dai rumors e dalle speculazioni circa il lancio di iPhone 5, l’ultimo della serie, che dovrebbe caratterizzarsi per uno schermo più grande, una connettività ad alta velocità 4G LTE, una fotocamera migliore, processori più veloci e un connettore dock più piccolo.

Apple introdurrà anche un iPad più piccolo, di 7,85 pollici, per competere con tablet rivali come  il Kindle Fire di Amazon, mentre potrebbe venire alla luce anche un televisore iTV, per seguire in diretta sul proprio tablet i programmi televisivi. Ma la maggior parte degli analisti ritiene che per questo lancio bisognerà attendere fino alla fine di quest’anno o, forse, addirittura l’anno prossimo.

Il recupero delle azioni della società nel corso degli ultimi giorni è stato un bel rimbalzo per Apple, che ha accusato un netto declino il mese scorso dopo il rilascio dei deludenti dati riferiti al terzo trimestre. Con notevoli opportunità di crescita in molte regioni del mondo, nuove categorie di prodotti e una base di fedeli (e fidelizzati) clienti, Apple non mostra segni di rallentamento. Molti analisti hanno persino alzato il loro target price per le azioni di Apple: l’azienda di Cupertino, in California, potrebbe diventare la prima compagnia da 1 trilione di dollari del mondo.

Tuttavia, l’entusiasmo e l’ottimismo destano alcune preoccupazioni, soprattutto alla luce di quanto accaduto alle più potenti aziende del settore tech. Qualsiasi tipo di passo falso inaspettato potrebbe causare un pericoloso sell-off di Apple. Il tutto mentre Facebook, Groupon e altre società (qui Nokia brucia altri 4.000 posti di lavoro) si preparano a fronteggiare nuove crisi.