Home Economia Egitto: Mubarak fa piangere i petrolieri

Egitto: Mubarak fa piangere i petrolieri

0

 Il prezzo del petrolio è sceso ai minimi da 10 settimane (dopo aver toccato i massimi da 28 settimane durante le proteste al Cairo) per effetto delle dimissioni ufficiali del presidente egiziano Hosni Mubarak (foto). Mubarak ha lasciato il potere in mano all’esercito che, durante le settimane di protesta, ha lasciato che i cittadini del Cairo manifestassero senza alcuna repressione (“incombenza” cui di solito si dedica la polizia). I militari hanno favorito una transizione lenta del potere che non necessariamente si tradurrà nella tanto chiacchierata “svolta alla turca”, basata cioè sul modello di un paese democratico dove l’Islam radicale viene tenuto a freno dal contro-potere dell’esercito. Le sorti egiziane sono incerte sotto questo punto di vista. La certezza piuttosto è un’altra: l’esercito al potere proteggerà certo gli snodi chiave per l’economia del paese, primo fra tutti il Canale di Suez, oltre all’oleodotto Sumed. Sono cosiddetti chock points, colli di bottiglia: punti strategici dove transitano merci e prodotti energetici in grande quantità ogni giorno. Per saperne di più qui trovate l’elenco completo. “Le dimissioni di Mubarak”, dice a Bloomberg John Kilduff dell’hedge fund newyorkese Again Capital, “dovrebbero portare alla conclusione di questa crisi egiziana”. Anche per quanto riguarda l’interferenza con i prezzi del greggio.