Home Indicatori Economici Export Italia in aumento nel I semestre 2012

Export Italia in aumento nel I semestre 2012

0

 Sono per lo più positivi i dati che l’Istat ha comunicato in materia di andamento della bilancia commerciale estera. Nel corso del primo semestre 2012, infatti, l’export sarebbe incrementato con un ritmo soddisfacente, pur in evidente decelerazione tra il primo e il secondo trimestre. Il rallentamento riscontrato tra aprile e giugno non è stato tuttavia in grado di inficiare il buon esito della primissima parte d’esercizio, conferendo così ai macroeconomisti e agli operatori del comparto la giusta fiducia per navigare nel mare della crisi internazionale.

Ad affermare i dati ufficiali sull’andamento dell’export è stato, come ogni mese, l’Istituto Nazionale di Statistica, che informa come per il primo semestre dell’anno sia stato possibile riscontrare un incremento tendenziale del 4,2 per cento. A dimostrare un ottimo stato di forma, nonostante il contesto di riferimento, sono soprattutto le regioni insulari, con un incremento delle esportazioni del 17,2 per cento nelle regioni insulari, del 7,3 per cento nel centro e del 4,4 per cento nella zona nord occidentale del Paese. Aree che possono ben manifestare una crescita superiore a quella della media nazionale, mentre l’incremento tendenziale sembra essere particolarmente contenuto per l’Italia meridionale (Isole escluse) con un aumento dello 0,9 per cento.

Ancora più nel dettaglio, l’Istat informa che le regioni che stanno contribuendo maggiormente alla crescita delle esportazioni sono la Lombardia (+4,9 per cento), la Toscana (+10,7 per cento),l’Emilia-Romagna (+5,2 per cento) e la Sicilia (+21,2 per cento). Tra le altre regioni che presentano una crescita delle vendite sui mercati esteri superiore alla media nazionale si segnalano altresì la Puglia (+11,3 per cento), la Sardegna (+9,3 per cento), l’Umbria (+8,5 per cento) e le Marche (+6,4 per cento).

Andamento negativo, con decise flessioni, per la Basilicata (-30,1 per cento), il Molise (-17,3 per cento) e la Valle d’Aosta (-12,8 per cento): regioni che tuttavia forniscono un contributo modesto in termini di riduzione dell’export nazionale (-0,2 punti percentuali) .

Vedi anche Pil Italia in peggioramento.