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FMI, banche: crediti a rischio per 300 miliardi di euro

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 Secondo quanto riportato nel Global Financial Stability Report del Fondo Monetario Internazionale, la crisi del debito europeo ha generato 300 miliardi di euro (410 miliardi dollari) di credito a rischio, incrementando l’esposizione delle banche del Vecchio Continente al debito dei paesi in difficoltà.

Il Fmi chiede iniezioni di capitale per rassicurare gli investitori e sostenere i prestiti e lancia il nuovo allarme: “I rischi finanziari sono aumentati in maniera sostanziale negli ultimi mesi, segnalando una parziale inversione di tendenza rispetto ai progressi degli ultimi 3 anni, e il tempo per affrontare le esistenti vulnerabilità che minacciano il sistema finanziario globale e la ripresa economica sta per scadere”. I battibecchi politici in Europa circa i modi per combattere il contagio e i ritardi nell’attuazione delle misure concordate stanno sollevando preoccupazioni per il rischio di default dei governi, ha ammonito il FMI.

Il Fondo precisa che la sua stima dell’impatto dei rischi del credito non tiene conto del fabbisogno di capitale delle banche, valutazione, questa, che richiederebbe un attento esame degli stress tests sui bilanci degli istituti. L’Fmi rileva che, comunque, alcune banche hanno urgentemente bisogno di rafforzare il loro capitale per ridurre i rischi della loro esposizione alla crisi e affrontare “sfide di finanziamento” a causa della preoccupazione degli investitori circa le potenziali perdite derivanti dalla loro esposizione alla crisi. “Molte banche dovranno raccogliere capitale per garantire la fiducia dei loro creditori e risparmiatori”, ha scritto il FMI nel suo Global Financial Stability Report pubblicato Mercoledì. Per quanto riguarda l’Italia, il paese “resta molto sensibile a un aumento dei costi di finanziamento e in tale contesto aspettative diverse sui fondamentali del paese possono condizionare la valutazione sulla sostenibilità del suo debito”.

Il Fondo Monetario Internazionale con sede a Washington ha anche tagliato le sue previsioni di crescita globale e prevede gravi ripercussioni se i politici non riusciranno ad arginare le turbolenze del debito che minacciano di travolgere l’Italia e la Spagna. La ricapitalizzazione delle banche dovrebbe accompagnarsi a strategie “credibili” delle strategie da parte dei governi per ridurre il loro debito pubblico.

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