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Forex report min&max intraday

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 Dollaro Australiano    EUR/AUD 1.8084    1.8094    1.8061    1.833    1.8125    1.8315
Dollaro Canadese    EUR/CAD 1.5818    1.5826    1.5774    1.5952    1.5815    1.5874
Dollaro Hong Kong    EUR/HKD 10.1016    10.1043    10.0924    10.2273    10.1202    10.2273
Dollaro Neo Zelandese    EUR/NZD 2.3022    2.3047    2.2803    2.3048    2.2891    2.3137
Dollaro Singapore    EUR/SGD 1.9558    1.9568    1.952    1.9748    1.9603    1.9757
Dollaro Usa    EUR/USD 1.3036    1.3037    1.3023    1.3198    1.3058    1.3196
Franco Svizzero    EUR/CHF 1.5216    1.5224    1.5087    1.5238    1.5218    1.5127
Fiorino Ungherese    EUR/HUF 295.57    296.07    291.29    297.4    293.85    293.34
India    EUR/INR 64.9083    64.9108    64.785    65.3996    65.107    65.66
Sterlina Britannica    EUR/GBP 0.881    0.8816    0.8791    0.8862    0.8828    0.8856
Won Sudcoreano    EUR/KRW 1729.8    1732.3    1729.1    1755.5    1734.1    1761.1
Yen Giapponese    EUR/JPY 129.39    129.46    128.78    131.46    129.67    130.5

LEGGI IL REPORT DI PIAZZA AFFARI

I Presidenti dei Paesi dell’Alternativa boliviana per le Americhe (Alba) e l’Ecuador hanno ratificato un accordo per la creazione di una valuta comune: ‘sucre’, acronimo di sistema unico di compensazione regionale. Lo ha annunciato il presidente venezuelano, Hugo Chavez, al vertice Alba, blocco creato nel 2004 da Venezuela e Cuba per contrastare il progetto – attualmente in stallo – della Zona di libero scambio delle Americhe (Zlea) promosso dagli Usa. Si tratta di un successo per Chavez, che ha convocato il summit allo scopo di costituire un fronte comune per fare pressione su Washington prima del vertice delle Americhe in calendario dal 17 al 19 aprile a Trinidad e Tobago. Il principale obiettivo della nuova valuta e’ di ridurre la dipendenza dei Paesi dal dollaro statunitense. Inizialmente lo ‘sucre’ sara’ una valuta virtuale, utilizzata per contabilizzare gli scambi commerciali tra i Paesi che aderiranno all’intesa. Il nuovo sistema dovrebbe iniziare a esistere dal 2010. Bilancio negativo per l’euro, al termine di una seduta che ha visto la divisa unica europea presa di mira dal pessimismo circa lo stato dell’economia dell’Eurozona, dalle attese di un nuovo taglio dei tassi Bce e dal risveglio dell’interesse per il dollaro alla luce dei segnali di rallentamento della recessione avvertiti negli Usa. Un quadro che ha favorito soprattutto il dollaro, che ha chiuso sui massimi a 1,3030 sull’euro.

Chiusura in rialzo per i principali listini del Vecchio Continente che hanno accelerato dopo l’uscita dei dati trimestrali di Citigroup, risultati migliori delle attese. La giornata e’ stata caratterizzata in oltre dall’indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall’Universita’ del Michigan ad aprile, apparso in crescita rispetto a marzo e superiore alle aspettative. A piazza Affari dove si e’ registrato il record annuale in termini di contratti scambiati, lo S&P/Mib e il Mibtel hanno chiuso in nero dell’1,96% a 18510 punti e dell’1,73% a 14619 punti. Elevatissimo anche il controvalore pari a 3,271 mld euro, molto vicino al record del 2009 di 3,278 mld euro.
Tra le altre borse europee chiusure in progresso anche per il Cac 40 (+1,77%), il Dax (+1,46%) e il Ftse 100 (+0,982%). Sul paniere principali in luce Fiat (+6,9%), di cui e’ passato di mano oltre l’8% del capitale. Il titolo, a detta degli analisti, ha risentito positivamente delle ultime notizie relative all’accordo con Chrysler. In progresso anche Ansaldo Sts (+5,54%),sostenuta dalle parole del Presidente degli Usa, Barack Obama, il quale ha ribadito l’intenzione di accelerare sugli investimenti dei treni ad alta velocità. Prevalgono gli acquisti sul comparto assicurativo. Bene Unipol (+5,19%), che secondo un esperto prosegue un rimbalzo fisiologico, Generali Ass. (+5,19%) e Alleanza Ass. (+5,42%).

Nel settore in rosso solo Fonsai (-2,78%), che risente di alcune prese di profitto dopo il rally degli ultimi giorni. Denaro anche sul comparto bancario che ha ampliato i guadagni dopo i dati trimestrali di Citigroup. In rialzo Mediobanca (+7,11%), Ubi B. (+3,2%), B.P.Milano (+2,85%) e B.Popolare (+2,13%). Chiusura in frazionale rialzo anche per Unicredit (+0,32%), influenzata in apertura dal downgrade del rating Idr di lungo termine da parte di Fitch. Tra le altre blue chip in rosso Impregilo (-7,4%), che ha accelerato al ribasso dopo che la Cassazione ha deciso di annullare con rinvio la sentenza del tribunale del Riesame di Napoli, con cui era stato disposto il dissequestro di 750 mln euro. Male anche Italcementi (-0,685%), nel giorno dell’assemblea per l’approvazione dei conti. Chiude in parita’ Telecom I. nonostante il newsflow negativo proveniente dall’Argentina. Sul Midex da segnalare il forte calo di Seat P.G. (-13,14%), contraddistinto ancora una volta da altissimi volumi di scambi, e’ infatti passato di mano oltre il 222% del capitale.

Bene invece Tiscali (+1,24%), di cui e’ stato scambiato oltre il 6% del capitale. Secondo un analista il titolo e’ caratterizzato da un’alta volatilita’ dovuta all’elevato valore del debito della societa’. Denaro anche sulle utilities che beneficiano di un generalizzato rialzo del settore. In progresso Hera (+3,35%), di cui e’ in corso il roadshow, Iride (+1,77%), Enia (+2,19%) e Acea (+2,07%), quest’ultima in scia alle parole di Cremonesi sull’accordo con Gdf Suez. Nel resto del listino in luce Brembo (+6,7%), che, a detta di un esperto, ha beneficiato dei positivi dati sul settore auto. In rosso invece M.Burani (-3%), all’indomani del deposito del progetto di bilancio 2008, e Socotherm (-13,29%), che continua a risentire pesantemente della mancata certificazione del bilancio da parte del revisore. Sugli scudi Gabetti (+22,07%), Tas (+21,38%) e Mondo Tv (+17,92%).