Home Analisi Tecnica G8 delle finanze, si cerca l’exit strategy. Abbandonato il riassetto mondiale

G8 delle finanze, si cerca l’exit strategy. Abbandonato il riassetto mondiale

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 In occasione del G8 finanziario il Fondo monetario internazionale ha preparato una nuova relazione sulla crescita mondiale: nel 2010 il Pil del globo sarà in crescita del 2,4%, un balzo di 0,5 punti rispetto al precedente outlook (va segnalato che l’aumento è dovuto alle misure anti-crisi ma si tratta di prese in deficit da parte degli stati, il rischio è quello di una spinta inflattiva). Questo è bastato per ridare uno slancio di speranza ai ministri finanziari di Usa, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Canada, Italia più Russia riuniti a Lecce per preparare le istanze da presentare a L’Aquila.
Il canadese Jim Flaherty e il tedesco Joerg Asmussen parlano di exit strategy, perché “è arrivato il momento di discutere come abbandonare lo stimolo fiscale. E’ realistico iniziare a parlare di strategie d’uscita”, spiega Flaherty alla Reuters.
Dunque le linee guida da stabilire e il nuovo assetto della finanza mondiale sembrano cosa superata, o quantomeno è evidente la scarsa volontà di affrontare l’argomento. Prospettive mancate a parte, i ministri anglosassoni hanno portato alla luce la necessità di ripulire il sistema dalle macerie e hanno proposto uno stress-test anche per gli istituti europei (il riferimento è soprattutto ai tedeschi) prima ancora che si possa discutere di riforme sostanziali.