Home Economia Hu Jintao nella capitale “cinese” d’America

Hu Jintao nella capitale “cinese” d’America

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 Perché a Hu Jintao piace Chicago? Il leader cinese da Washington si è spostato nel midwest per incontrare il sindaco Richard Daley e i rappresentanti dell’economia locale, anche cinese. Ma perché non San Francisco? Perché non New York? Intanto l’accoglienza della città di Chicago, al netto delle possibili proteste degli studenti pro-Tibet in arrivo via bus, è ottima se guardiamo alle premesse. Nel College locale si insegna il mandarino, caso unico negli Usa. E inoltre, nello stato dell’Illinois ci sono aziende d’importanza centrale per la Cina – e per gli Stati Uniti -. Parliamo di Boeing, il costruttore di aeromobili, che ieri ha siglato un accordo per la vendita di 200 aerei alla Cina per 19 miliardi. E parliamo anche di Motorola, che ha sede nella regione e riceve il 6 per cento delle proprie rendite dalle vendite in Cina. Ma non basta. Circa 300 compagnie con base a Chicago hanno uffici in Cina. E 30 aziende cinesi fanno operazioni importanti nella città. In più, secondo quanto riporta il Soybean Export Council americano, oggi verranno siglati accordi per l’acquisto di un ammontare indefinito (ma si pensa consistente) di soia americana da parte di Pechino. Per questo Chicago è la capitale “cinese” d’America. Hu domani tornerà in Cina.