Il cancelliere tedesco Angela Merkel ci ha ripensato: “L’Unione Europea uscirà rafforzata dalle turbolenze attuali”. Un’iniezione di fiducia rispetto alle parole terrorizzanti dei giorni scorsi che prefiguravano una crisi quasi insanabile. Anche la Commissione europea è stata costretta a smentire le voci circolate, per merito di Wall Street Journal e Die Welt, in merito a un raddoppio dell’ammontare del fondo di stabilità europeo. In una giornata convulsa sui mercati che continuano a tenere sotto scacco l’Irlanda e in particolare la Spagna, a causa di un sistema bancario con più di una lacuna, ci si è messo anche un alto funzionario dell’esecutivo europeo che ha annunciato nuovi stress test sulle banche a inizio dell’anno prossimo (forse a febbraio). L’esigenza si impone dopo il fallimento disastroso di quelli pubblicati a luglio che non avevano affatto calcolato il rischio irlandese. Per questo – ha aggiunto Jonathan Faull – saranno più rigorosi dei precedenti. L’impressione è che debbano essere più completi e che cioè comprendano uno screening totale degli istituti bancari. Il problema, però, è sempre lo stesso: è utile al cittadino sapere quanto la propria banca sia con l’acqua alla gola?
