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Quando un intervento della BCE?

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 Negli ultimi due anni, è accaduto che la Banca centrale europea (BCE) sia intervenuta acquistando obbligazioni sovrane per aiutare a mantenere i rendimenti dei titoli al di sotto dei livelli di guardia, attraverso il suo Securities Market Programme (SMP). Da quando è iniziato, nel giugno 2010, la banca centrale ha accumulato obbligazioni per un valore pari a 210,5 miliardi di euro.

Tuttavia, la BCE ha annunciato, ancora una volta, di non aver acquistato titoli nel corso della settimana conclusasi il 15 giugno. Per alcuni, nonostante si tratti della quindicesima pausa consecutiva, è stata una sorpresa. I rendimenti obbligazionari spagnoli sono balzati a livelli insostenibili. La scorsa settimana, i tassi di interesse sui titoli a 10 anni sono balzati quota 6,9%, sino a toccare il livello massimo raggiunto dall’ingresso del paese in zona euro: 7,23%.

Purtroppo, per la quarta economia della zona euro, i rendimenti continuano ad aumentare e non vi è ancora alcun segno che i banchieri centrali abbiano intenzione di fare qualcosa in tal senso. Questa è una notizia terribile per gli investitori perché la Spagna non può permettersi di pagare tassi di interesse oltre il 7%. Si ricordi che il Portogallo, l’Irlanda e la Grecia sono stati tutti costretti a chiedere salvataggi quando i rispettivi rendimenti obbligazionari si sono spinti sino a questo livello. E allora perché Super Mario non interviene, quale salvatore di ultima istanza?

BANCHE CENTRALI IN ALLERTA SUL PERICOLO GRECO

Per prima cosa, l’idea di acquistare bond periferici distoglierebbe la BCE dal suo mandato, che è quello di mantenere la stabilità dei prezzi. Alcuni addetti ai lavori potrebbero giudicare il comportamento di Draghi al pari del buon padre di famiglia, che sta impartendo ai politici europei un paio di lezioni sul lavoro di squadra e sulla responsabilità. I funzionari della zona euro sono ora costretti a trovare una soluzione ai loro problemi piuttosto che guardare alla BCE nel tentativo di trovare una via più facile e chiedere direttamente alla banca di acquistare titoli di Stato. E a giudicare dalle notizie circolate ultimamente, sembra che il piano di Draghi stia funzionando.

PIANO SALVATAGGIO BANCHE INGLESI

I leader del G20 dovrebbero svelare i loro piani sull’ EFSF (Fondo Europeo di Salvataggio), e sull’ ESM (Meccanismo Europeo di Satbilità) nei prossimi giorni, dopo l’elaborazione dei dettagli emersi nell’ ultimo incontro tenutosi in Messico. Molto probabilmente i leader UE si prenderanno il merito della decisione, ma sappiamo tutti che è Draghi, colui che ha lasciato loro l’unica scelta possibile: quella di agire. Potrebbe essere che, come un vero eroe, Draghi stia semplicemente aspettando il momento migliore per prendere in mano la situazione e risolvere i problemi?

Rumors sui mercati, suggeriscono che un livello di rendimento del 7,50% sui titoli spagnoli a 10 anni , rappresenta la linea di confine per un intervento della banca centrale, prima che questa ricorra di nuovo al suo programma SMP e torni a comprare le obbligazioni. Così come la maggior parte delle banche centrali di tutto il mondo, sembra che Super Mario sia in modalità wait-and-see. Probabilmente non assisteremo ad alcuna azione da parte della BCE almeno fino a dopo il vertice UE che si terrà il 28 e il 29 giugno. La domanda è: ci sarà ancora tempo perché la BCE possa intervenire in modo efficace? Pensate che la BCE debba agire subito o possa ancora aspettare?