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Summit UE: tra incertezze e divisioni la risposta di Draghi

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 In apertura di un nuovo doppio summit decisivo a Bruxelles, pesa l’incertezza sulla capacità dei leader europei di porre fine alla crisi del debito che ha colpito l’Europa e che ora minaccia di colpire l’Italia e tutta l’area dell’euro. Fornendo un po’ di sollievo ai mercati, il futuro Presidente della Banca centrale europea (BCE), Mario Draghi, ha tuttavia indicato che la banca centrale rimarrà presente sui mercati obbligazionari fino a quando persisterà una situazione di instabilità. Un segno che era atteso da diversi giorni.

“L’Eurosistema è determinato, con le sue misure non convenzionali, ad evitare che il malfunzionamento dei mercati finanziari e monetari che bloccano la trasmissione (della politica monetaria)”, ha detto Draghi ricordando che queste misure sono di natura temporanea. Queste dichiarazioni sono particolarmente importanti in un momento in cui il ruolo della BCE nella gestione della crisi è oggetto di un dibattito tra i leader dell’Unione europea.

Un triplo accordo tripla dovrà essere ratificato in occasione delle riunioni dei Capi di Stato e di governo dell’UE e , a seguire, del leader dell’ eurozona: una sostanziale riduzione del debito attraverso un notevole sforzo delle banche greche, un piano di ricapitalizzazione delle banche e il potenziamento della capacità del Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF).

Le divisioni sono particolarmente importanti sull’aspetto della cancellazione di una parte del debito greco, che dovrebbe ammontare ad almeno il 50%, ma che potrebbe andare ben oltre, secondo voci tedesche. In un discorso al Bundestag, il Cancelliere Angela Merkel ha detto che l’obiettivo degli europei deve essere quello di portare il debito greco al 120% del PIL entro il 2020.
“Lavorerò per trovare una soluzione praticabile”, ha detto al parlamento tedesco prima di decidere su un piano per rafforzare l’EFSF. “Dovremo senza dubbio accompagnare la Grecia per un lungo periodo di tempo”.

Secondo la relazione sulla sostenibilità del debito greco presentata dalla troika- gli ispettori della Commissione europea, della BCE e del FMI – tale obiettivo deve passare per un haircut del 50% sul debito sovrano greco e attraverso un sostegno pubblico rivalutato a 114 miliardi di euro. Al vertice del 21 luglio, i leader dell’UE avevano concordato con le banche un aiuto ad Atene, che prevedeva un haircut del 21% sui titoli e una partecipazione pubblica di 109 miliardi di euro.

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