Home Economia La turbo-Turchia fa invidia all’Europa

La turbo-Turchia fa invidia all’Europa

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 La Turchia vola ai “livelli della Cina”, come dichiarato dal ministro dell’economia. Il Pil nazionale ha segnato una crescita del 10,3 per cento nel secondo trimestre toccando il livello più alto da sei anni. Rialzo che si aggiunge all’11,7 per cento dei primi tre mesi del 2010. Dopo il referendum per una nuova costituzione tenutosi domenica, dove hanno vinto i “sì” con il 58 per cento, il paese guidato dall’esecutivo islamico-moderato Recep Tayyip Erdogan si scopre non solo “cinese” ma anche più europeo, per aver ridotto la militarizzazione dello Stato. Si conferma anche un vero e proprio motore economico pur non essendo contemplato nell’Unione dei 27 che in realtà non sembrano nemmeno voler allargare le braccia ad Ankara (foto). Certo, darebbe forza a una terra travolta dai problemi finanziari. Matteo Ferrazzi, senior economist di UniCredit, scriveva in una nota ai clienti che “i conti pubblici rimangono sotto controllo, una situazione estremamente migliore di quella di altri paesi europei (il rapporto debito/PIL è quasi la metà di quello medio di Eurozona). Non è un caso che il rischio-paese della Turchia, se misurato ad esempio attraverso i contratti CDS, sia attualmente inferiore a quello attribuito alla Spagna e all’Italia”.