Home Analisi Tecnica Valute gli investitori preferiscono i dollari

Valute gli investitori preferiscono i dollari

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 I mercati hanno assimilato la notizia dell’avvio del tapering, già previsto da parte di alcuni analisti, peraltro,  spostando il loro interesse sul biglietto verde. Infatti il dollaro statunitense è salito nella giornata odierna dopo le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve.

Per i mercati azionari, la chiave di volta sarà l’economia americana

L’analisi odierna sui mercati forex indicata da Vincenzo Longo  market strategist di IG ” L’apprezzamento del biglietto verde potrebbe guadagnare velocità nei prossimi mesi soprattutto verso l’euro, che dovrebbe iniziare a risentire delle manovre espansive che la Bce si appresta a spiegare. Dal punto di vista grafico, il cross Eur/Usd, dopo il test di ieri ai massimi mensili a 1,3812, ha intrapreso una discesa che l’ha condotto nella notte a 1,3650, minimo del 6 dicembre. La rottura di questo livello aprirebbe a un allungo della discesa verso 1,3620-1,3615 (minimi e massimi tra fine novembre e inizio dicembre) e poi a 1,3550 (50% di Fibonacci nel rally partito il 7 novembre). Il cedimento di questo supporto rilancerebbe le prospettive ribassiste di medio periodo con il primo target collocato a 1,34 e poi a 1,33, bottom di novembre. La resistenza più vicina passa per 1,3725 dove si incrociano ora la media mobile a 50 ore con quella a 200 ore. Solo un superamento di tale riferimento grafico potrebbe rilanciare le prospettive rialziste di breve termine.

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Forte deprezzamento della lira turca verso euro e dollaro dopo lo scandalo che ha coinvolto i familiari di alcuni ministri del governo e personalità della finanza, arrestati per corruzione. Gli investitori ora temono che l’instabilità politica del governo di Erdogan potrebbe portare a nuove elezioni  politiche e intaccare l’afflusso di investimenti esteri diretti verso il Paese. La lira turca ha perso terreno principalmente verso euro, con il cross Eur/Try che ha toccato i nuovi massimi storici a 2,8420. Il target più vicino rimane a 2,85 e poi a 2,90. Quest’ultimo caso rimane si potrebbe realizzare soprattutto se l’ipotesi di un ritorno alle urne anticipato dovesse concretizzarsi. Il supporto passa per 2,76, minimi del 6 dicembre e massimi degli ultimi 3 mesi. Solo un cedimento di questo supporto potrebbe portare in essere le prospettive ribassiste di breve con primo target a 2,70.