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Yen ai minimi dal 2008 sul dollaro

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 Sul mercato delle valute è tornato prepotentemente il tormentone della svalutazione dello yen che, dopo quasi un mese di tregua, ha ripreso la sua inarrestabile marcia ribassista nei confronti delle principali monete mondiali. L’Abenomics sta mettendo alle corde la divisa nipponica, che contestualmente sta spingendo la borsa di Tokyo ai massimi dal 2007 con una performance del 70% negli ultimi 6 mesi. Sul forex il tasso di cambio dollaro/yen ha superato anche la soglia psicologica di 100, spingendosi fino a 102,15 ai massimi da ottobre 2008.

Mentre il G-7 chiede al Giappone di non esagerare sui cambi, lo yen continua a perdere valore. Da metà novembre 2012 ad oggi il cross Usd/Jpy è salito del 27%, mentre il cambio euro/yen del 32%. Quest’ultimo è passato da quota 100 a 132,40, toccando il livello più alto da gennaio 2010. La debolezza dello yen è ben visibile anche nei confronti di altre importanti valute, come la sterlina e il franco svizzero. In particolare il cross Gbp/Jpy ha sfiorato quota 156,80 ai massimi da agosto 2009.

Poco più di un mese fa il neo-governatore della Bank of Japan, Haruiko Kuroda, aveva annunciato di voler raddoppiare l’acquisto dei titoli di stato e la base monetaria nel giro di un paio d’anni. L’obiettivo resta sempre lo stesso: raggiungere un target di inflazione del 2% in un paio d’anni. Molti analisti valutari ritengono che il rally del cross Usd/Jpy sia destinato a durare ancora a lungo. Secondo quanto emerge da un sondaggio del Wall Street Journal, la mediana dei consensi degli analisti interpellati proietta il cambio dollaro/yen a 105 entro fine 2013.

Gli analisti finanziari che hanno una view particolarmente negativa sullo yen ritengono ci sia margine per un ulteriore deprezzamento della divisa nipponica del 10% da qui a fine anno. Gli esperti della banca tedesca Commerzbank stimano un approdo a 115, mentre gli analisti di Credit Suisse sono convinti che il cambio possa salire fino a 120 entro fine 2013. In ottica di trading di breve termine, eventuali ritracciamenti verso quota 100 dovrebbero essere ghiotte opportunità d’acquisto sul cross.