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Dbrs, deficit italiano non preoccupa agenzia

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Ente che incontri, risultato differente che trovi: l’agenzia di rating Dbrs non è ancora preoccupata per il deterioramento del deficit che rischia di palesarsi. Ma vi è una condizione che dovrà essere rispettata al fine di mantenere l’opinione stabile in tal senso.

L’agenzia sostiene che le ipotesi di crescita sembrano promettere bene e che se tutto avverrà senza toccare i fondamentali, l’economia italiana potrebbe davvero riprendersi. L’agenzia lo sottolinea nel suo rapporto “Guardando oltre il rumore politico”:

[L’agenzia non è] eccessivamente preoccupata per il previsto deterioramento del deficit a condizione che i fondamentali economici non peggiorino. Le ipotesi di crescita economica contenute nella manovra appaiono ottimistiche ed è improbabile che maggiori investimenti infrastrutturali e trasferimenti sociali abbiano un impatto materiale sull’economia reale fino al 2019 o successivamente. Se è improbabile che l’atteso deterioramento fiscale abbia un impatto negativo immediato sul rating sovrano italiano un’inversione inattesa dei recenti progressi economici potrebbe averlo. Molto dipenderà dalla performance della crescita economica e dal fatto che i responsabili politici riescano a rafforzare adeguatamente la resilienza dell’Italia a potenziali shock.

Secondo l’agenzia il momento in cui le misure verranno attuate influirà in bene o in male: vi è la necessità di presentarle nell’attimo in cui il possibile fallout sarebbe minore, sottolineando che “un disavanzo inferiore sarebbe di buon auspicio per la sostenibilità del debito e rassicurerebbe gli operatori del mercato”. Più generalmente, per quanto alcuni attacchi possano sembrare esagerati al momento, sarebbe opportuno che le forze politiche attualmente al Governo vedessero le vicine Europee come un’occasione per lavorare sulle riforme strutturali necessarie piuttosto che una ricerca di consenso politico ulteriore.