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Dollaro australiano sotto 0,90 ai minimi da settembre 2010

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 Non si ferma la discesa del dollaro australiano sul mercato forex. La moneta australiana, fino a qualche mese fa considerata una valuta pregiata, è diventata la più venduta tra le valute dei paesi più sviluppati. Venerdì il tasso di cambio Aud-Usd è crollato fin sotto 0,90, toccando il minimo più basso da settembre 2010 e il target price stimato da Goldman Sachs per la fine dell’anno in corso. La discesa del dollaro australiano è avvenuta nonostante le difficoltà evidenziate dal biglietto dopo la minute della FED.

Ciò dimostra qanto la valuta australiana sia debole e poco appetibile agli occhi degli investitori internazionali. L’Australia soffre la debolezza della propria industria mineraria, che nell’ultimo decennio aveva assicurato importanti entrate finanziarie. I conti pubblici sono in costante peggioramento e il primo partner commerciale, ovvero la Cina, è continuamente in bilico tra credit crunch, dati macroeconomici negativi e stime sul pil riviste al ribasso.

Tra giovedì e venerdì il dollaro australiano è stato venduto a mani basse, in concomitanza con l’annuncio del governo di Pechino relativo alla possibilità per il Dragone di crescere anche a ritmi inferiori al 7% all’anno. E’ stata stimata addirittura una crescita del pil del 6,5%. Il dollaro australiano soffre molto anche la possibilità di una forte riduzione del differenziale di rendimento rispetto al dollaro americano, considerando che la FED potrebbe dare il via alla riduzione degli stimoli monetari e forse anche all’aumento dei tassi di interesse. Inoltre, la Reserve Bank of Australia è pronta a tagliare ancora il costo del denaro per rilanciare l’economia in difficoltà.

Negli ultimi tre mesi il tasso di cambio Aud-Usd, il cosiddetto Aussie, ha perso il 16,7% passando da area 1,05 a 0,90. Si tratta di un crollo inatteso, che secondo alcuni analisti valutari potrebbero proseguire nelle prossime settimane prima di un rimbalzo fisiologico. Il tasso di cambio Eur-Aud è invece salito del 15,5% negli ultimi tre mesi, passando da area 1,2470 a 1,4470. Il cambio Aud-Jpy, invece, ha chiuso l’ultima ottava sotto quota 90.