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Draghi: con Super Mario la BCE ha una marcia in più

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 La Banca centrale europea (BCE) ha più che raddoppiato i suoi acquisti di titoli di Stato in una settimana, portandoli a 9,52 miliardi di euro. Durante la settimana precedente, la BCE aveva acquistato 4 miliardi di euro di debito da paesi in difficoltà della zona euro sul mercato secondario, dove si scambiano i titoli già emessi. Un’azione destinata a contenere l’impennata dei tassi di questi paesi, in particolare dell’ Italia.

Dal lancio del programma nella primavera del 2010, la BCE ha però sempre rifiutato di rivelare il nome del paese di cui acquista titoli. Dopo essere stato sospeso per diversi mesi all’inizio di quest’anno, l’istituzione monetaria di Francoforte ha ripreso il programma nel mese di agosto per far fronte alla minaccia di un contagio della crisi del debito all’ Italia e alla Spagna, le due maggiori economie della zona euro, acquistando 22 miliardi di obbligazioni a metà agosto.
Le somme sono state poi gradualmente diminuita, fino a 2-4 miliardi di euro a settimana a partire da metà settembre. L’ultimo “grande acquisto” risale alla metà di settembre, e ammontava a circa 9,8 miliardi di euro. Analisti e operatori di mercato ritengono che la BCE dovrebbe aumentare costantemente i suoi acquisiti, e soprattutto chiarire la propria disponibilità ad aiutare i paesi in difficoltà in tempo utile per consentire all’area dell’euro di uscire da una crisi che sembra senza fine. Ma finora la BCE ha rifiutato di accettare questo ruolo di baluardo.

Nella sua prima conferenza stampa mensile della scorsa settimana, Mario Draghi aveva indicato, come il suo predecessore francese Jean-Claude Trichet, che questo programma non ero destinata a durare, essendo di natura temporanea. I governi non devono “contare su aiuti esterni”, ma sula “loro capacità di riformare se stessi”, aveva detto, aggiungendo: “Nessuno può obbligarci (ad aumentare tali acquisti). Noi siamo indipendenti”. Nel complesso, la BCE ha finora acquistato 183 miliardi di titoli di Stato dei paesi della zona euro in difficoltà.

Ma ovviamente, “Super Mario” non ha paura di stupire i mercati, avendo già riservato una bella sorpresa con l’annuncio, inatteso e inaspettato, del taglio dei tassi di interesse da parte della BCE, la scorsa settimana.

2 Commenti

  1. egreggio onorevole
    sono un commerciante che cerca sempre di migliorare anche in questo momento di crisi,ma quando abbiamo bisogno di un credito da parte delle banche se solo una volta ai ritardato a pagare sei per sempre penalizato anche se non ai debiti non pagati recessi,
    e possibile che la parola non valga più niente?… io ho sempre gagato tutto anche se qualche volta in ritardo ma e pur vero che ho pagato anche le more per questo ed è per questo non sono un buon pagatore,
    le banche dovrebero vedere se i prestiti che una persona prende li porta a compimento anche se in ritardo,io quando ho inziato a lavorare ho cominciato con un prestito d’onore ma lo restituito tutto questo 10 anni fa.
    io dico che L’UOMO NON VALE PER IL SUO CONTO IN BANCA MA PER IL CREDITO DI CUI GODE.
    salutandola mi auguro che faccia qualcosa per erogare piu soldi ai commercianti e stimolare le filiali a fare il possibile a erogare prestiti e mutui
    magari dando degli incentivi a quelle filiali che ci perdono piu tempo per trovare soluzioni e no a chi sta dietro la poltrona aspesttando il 27 del mese
    nuovamente cordiali saluti
    M.M

  2. Questione centrata in pieno: il problema del credito è noto da tempo. E proprio li bisognerebbe lavorare (mi correggo: IL GOVERNO dovrebbe lavorare) per stimolare la crescita, che manca assolutamente nel nostro paese. Ma sono “affari interni” secondo me, non dell’Eurotower (o almeno, lo sono ad altri livelli).

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