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Forex Insider: il calendario economico dal 9 al 13 gennaio

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 Ecco i principali market mover della settimana dal 9 al 13 gennaio:

Lunedì 9 gennaio si apre la settimana Forex con i dati relativi alla Bilancia Commerciale di Germania e Francia e l’Indice di produzione industriale tedesco. La Svizzera rilascia il suo Tasso di disoccupazione e il dato delle Vendite al dettaglio. Canada e Nuova Zelanda diffondono  la rilveazione delle Concessioni edilizie, dette anche permessi di costruzione, un importante indicatore della condizione del mercato immobiliare.

La settimana forex prosegue Martedì 10 gennaio con con pochi dati di rilievo. Tra i più significativi, l’Indice House Price Balance della Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS), che misura le variazioni del prezzo delle case in Gran Bretagna e l’Indice Housing Starts, che restituisce l’immagine della forza del mercato immobiliare canadese.

Mercoledì 11 gennaio Eurostat pubblica il Prodotto Interno Lordo (PIL) della zona euro, la misura più ampia di attività economica e indicatore chiave dello stato di salute di un’economia.  Il National Statistics diffonde il dato sulla Bilancia Commerciale mentre dagli Stati Uniti giungono i dati sulle Scorte di petrolio greggio e sul mercato immobiliare con la diffusione dell’Indice Mortgage Applications della MBA (un’indagine settimanale che misura il cambiamento nel numero di nuove domande di mutui nel corso di una data settimana). Ma in particolare l’attenzione si focalizza sulla pubblicazione del Beige Book della Federal Reserve (FED), un rapporto sulle condizioni economiche attuali nei 12 distretti della Fed, che coprono tutto il territorio degli USA, in grado di fornire un quadro delle tendenze e delle sfide economiche negli USA.  Il report viene utilizzato dal FOMC per le decisioni in materia di tassi d’interesse a breve termine.

Giovedì 12 gennaio, numerosi market mover di rilievo focalizzano l’attenzione degli investitori. La Cina rende noto l’Indice dei prezzi al consumo (IPC), uno strumento chiave per misurare in cambiamenti nelle tendenze di acquisto e l’inflazione in Cina. La Bank of England (BoE) annuncia il proprio Tasso di interesse, mentre il National Statistics pubblica l’Indice della produzione industriale britannico, che misura il cambiamento nella produzione totale delle fabbriche, delle aziende e degli erogatori di servizi pubblici e l’Indice della Produzione manifatturiera. Occhi puntati sull’Eurozona e sulla BCE: alle 13:45 la Banca centrale europea annuncia la decisione assunta sui tassi di interesse a breve termine, cui segue la conferenza stampa del presidente dell’Eurotower Mario Draghi. Il Department of Labor degli Stati Uniti rende noto l’Indice Initial Jobless Claims, che misura il numero di persone che per la prima volta nella settimana in rassegna hanno richiesto il sussidio di disoccupazione. Bloomberg diffonde l’Indice di Fiducia del Consumatore Bloomberg, che  misura la percezione degli americani nei confronti dell’economia, delle finanze personali e il loro desiderio di acquistare beni e servizi. Ed ancora l’Energy Information Administration (EIA) diffonde inoltre i dati relativi alle Crude Oil Inventories, le Scorte di petrolion greggio,  e il dato sul Natural Gas Storage. Il Census bureau rende infine note le Vendite al dettaglio, una misurazione mensile di tutti i beni
venduti dai venditori al dettaglio negli Stati Uniti, su una base a campione di punti vendita di tipologie e dimensioni diverse, automobili escluse. Si tratta di un indicatore importante della spesa, altresì correlato alla fiducia dei consumatori e considerato un indicatore di crescita dell’economia USA.

La settimana si conlcude Venerdì 13 gennaio con il rilascio della Bilancia Commerciale di Stati Uniti e Canada, l’indice statunitense dei prezzi alle importazioni, che misura il tasso d’inflazione dei prodotti importati, e l’Indice dei prezzi alla produzione (Producer Price Index, PPI) britannico, un indicatore inflazionistico che misura il cambiamento medio dei prezzi di vendita praticati dai produttori nazionali di beni e servizi. La University of Michigan rilascia infine l’Indice sul Sentiment dei Consumatori del Michigan,  un indicatore chiave, in grado di anticipare la spesa dei consumatori, che rappresenta una quota fondamentale nell’attività economica complessiva.

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