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Russia, possibile contrazione del 7,5% nel 2009

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 E’ andata peggio del previsto. L’economia russa ha sofferto oltre le previsioni di Fondo monetario e Banca Mondiale: quest’anno si contrarrà del 7,5%. Il presidente Dmitry Medvedev in un discorso Tv riconosce che la crisi ha fatto male: “Devo ammettere che siamo andati peggio delle nostre aspettative più basse”.

Come tutti i paesi, anche Mosca dovrà fronteggiare la disoccupazione, attualmente a un tasso del 7,8% che si traduce in 6 milioni di persone senza lavoro (fonte: ufficio di Statistica federale). Il dato è in migliore rispetto all’8,3 di luglio, grazie alla domanda di lavoro estivo in edilizia ed agricoltura.

Altro problema sul tavolo del presidente Medvedev è l’inflazione: “Dobbiamo fare di tutto per ridurla al 7 o al 5 per cento” dal 10,7 attuale. “Solo allora – ha dichiarato Medvedev – i nostri cittadini potranno ottenere mutui e crediti al consumo a prezzi ragionevoli”. Secondo la Banca centrale russa i tassi nel 2010 potrebbero essere inferiori alle previsioni ufficiali del governo per il 9 per cento al 10 per cento. Come affermato dal presidente Sergey Ignatiev.

Tutte le forze del Cremlino sono però rivolte a “raggiungere il pareggio di bilancio o di un bilancio con un deficit minimo entro un anno”. Il disavanzo si è mantenuto al 4,7 per cento del prodotto interno lordo da un anno a questa parte. Tutto mentre Mosca spendeva 1,35 mille miliardi di rubli (43,9 miliardi dollari), più di quanto raccolto – come certifica il ministero delle Finanze in una nota.

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