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Tornano le tensioni geopolitiche e gli investitori si rifugiano nello yen

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 Le tensioni geopolitiche si riaffacciano sulla scena, in particolare tra Usa e Cina e tra il mondo occidentale e l’Arabia Saudita. A Ryiad il mercato è crollato. Il motivo sono i continui attriti politici per la morte del giornalista Jamal Khashoggi.

Pechino invece potrebbe vedere rallentata la propria economia con i dazi americani. In Europa i mercati sono cauti, dopo la batosta elettorale alle regionali bavaresi, dove il partito della Merkel ha subito la peggiore sconfitta dagli anni ’50 del Novecento. Poi c’è sempre la Brexit, in agguato, portare giù i mercati valutari.

Le valute

Gli investitori si rifugiano nello yen, e abbandonano la sterlina. La mancanza di un accordo sulla Brexit mette pressione alla moneta britannica, mentre lo yen sale dello 0,5% sul dollaro. L’altra moneta rifugio, il franco svizzero, sale sia sul dollaro che sull’euro. La coppia USD/JPY vale ora 111,69.

La coppia EUR/USD vale 1,1560 dollari, il leggera ascesa. Il biglietto verde è sostanzialmente stabile con tutte le valute principali.

A pagare è la sterlina. La coppia GBP/USD va giù dello 0,28% a 1,3119 questa notte, e paga anche con il l’euro. La coppia EUR/GBP va su dello 0,2% a 0,8810.

La sterlina risente di nuovo sell’empasse che la Gran Bretagna vive con la EU. Nessun accordo è stato ancora delineato, profilando un no-deal o una Brexit dura. Gli investitori temono i contraccolpi sull’economia britannica.

Il franco svizzero sale sul dollaro con la coppia USD/CHF che scende dello 0,3% a 0,9900. L’indice del dollaro USA scende dello 0,08% a 94,86.