Home Coppie Valute USD/JPY Lo yen si riprende dopo tre giorni di ribassi

Lo yen si riprende dopo tre giorni di ribassi

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 Lo yen è cresciuto dal suo livello più basso rispetto al dollaro americano: il motivo principale per questa performance positiva va ricercata senza dubbio nei deludenti risultati societari che sono giunti dagli Stati Uniti, oltre che dalla disoccupazione da record fatta registrare dalla Spagna, due eventi che hanno fatto propendere per la maggiore sicurezza della moneta nipponica. Bank of Japan pensa a nuovi acquisti di assets e probabilmente anche questo atteggiamento della banca centrale è stato determinante. La valuta asiatica è stata protagonista di ben cinque giorni di perdite rispetto alla moneta verde.

Tra l’altro, non bisogna dimenticare che il Giappone rappresenta un forte esportatore di capitali e per questo motivo gode di una buona posizione dal punto di vista degli assets stranieri, anche per ragioni interne. Gli easing addizionali di Bank of Japan sono considerati ancora attendibili e probabili, pertanto le scommesse in questo senso potrebbero aumentare. Entrando maggiormente nel dettaglio, lo yen ha guadagnato 0,8 punti percentuali sulla divisa statunitense, giungendo in questa maniera a quota 79,65 yen presso il New York Stock Exchange, dopo aver però toccato gli 80,38 yen, vale a dire il livello più debole in assoluto dallo scorso mese di giugno. Anche il rialzo nei confronti dell’euro è stato dello stesso tipo.

Giusto due settimane fa, invece, si parlava in maniera non troppo incoraggiante del terzo giorno di ribassi per lo yen. Un buon sostegno è stato fornito sicuramente dall’andamento dei bond governativi del Giappone, con un rallentamento dello spread nipponico di novantanove punti base. C’è anche da precisare che lo yen solitamente è in rialzo quando ci si trova in periodi di profonda turbolenza politica, finanziaria ed economica, visto che la nazione asiatica beneficia di un surplus commerciale quando non è in relazione con prestatori stranieri. Un altro guadagno importante è stato senza dubbio quello del rand sudafricano, con il suo +1,2% rispetto al dollaro.