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Esportazioni cinesi – maggio 2012

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 Secondo quanto affermano le principali stime compiute sul mercato cinese, le esportazioni del Paese, nel corso del mese di maggio, dovrebbero aver raddoppiato il trend di incremento rispetto a quanto previsto dagli analisti, con le vendite industriali e commerciali in grado di stupire le più importanti osservazioni compiute nelle ultime settimane. Diventa così ancora più palese come il taglio dei tassi di interesse recentemente deliberato dalla Banca popolare cinese sia stata una mossa finalizzata a contrastare il rallentamento della domanda interna, su cui si è basato gran parte del successo dell’economia della nazione asiatica.

Le esportazioni dovrebbero pertanto essere cresciute di 15,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, contro previsioni inferiori da parte di tutti gli analisti consultati da Bloomberg. La produzione industriale è cresciuta al di sotto del 10% per il secondo mese consecutivo.

L’andamento del commercio cinese sta risentendo in maniera più insistente della crisi del debito sovrano, che sta provocando un vero e proprio collasso dell’economia globale, anche in virtù del timore (tutt’altro che lontano) che la crisi greca possa estendersi ad altre nazioni, come la Spagna, che ha dovuto ricorrere ad un aiuto extra da 100 miliardi di euro per puntellare adeguatamente il proprio sistema bancario.

INDUSTRIA NON MANIFATTURIERA CINA – DATI MAGGIO 2012

“I dati migliori delle attese” – sottolineano comunque gli economisti della HSBC Holdings Plc. – “aiutano ad alleviare le preoccupazioni del deterioramento della crescita nel breve termine”.

L’attesa è ora pertanto in capo al governo, che dovrebbe incrementare la riduzione delle tasse e accelerare la spesa sui lavori pubblici al fine di assicurarsi una crescita di oltre gli 8,5 punti percentuali nella seconda parte dell’anno.

Sempre secondo quanto affermato dagli analisti della HSBC Holdings Plc., ulteriori tagli dei tassi di interesse di riferimento sono “possibili”. Continueremo a monitorare l’andamento delle principali variabili macroeconomiche cinesi anche nel corso delle prossime settimane.

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