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Euro-yen, la valuta europea si deprezza

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 L’euro ha toccato il suo livello più basso delle ultime due settimane nei confronti dello yen: il sentimento tedesco per quel che riguarda i consumi è ancora in fase di stagnazione e questo non ha fatto che peggiorare la situazione della moneta unica europea. È così lontano l’inizio di questo mese di settembre, quando l’euro guadagnò terreno nei confronti dello yen, ma in quella occasione non si dovevano ancora fronteggiare le turbolenze attuali relative al salvataggio della Spagna e della Grecia. C’è comunque da precisare che questo cambio di solito fa suscitare diversi sospetti nel mondo della finanza, tanto è vero che i dubbi sono sorti anche lo scorso mese di maggio (analisi euro/yen 7 maggio 2012).

Stavolta, l’euro ha risposto in maniera più che negativa ai dati poco incoraggianti relativi all’eurozona, la chiara testimonianza che gli investitori prestano la massima attenzione ai fondamentali in deterioramento e alle possibili politiche accomodanti da parte della Banca Centrale Europea. Volendo essere ancora più precisi, la valuta comunitaria è giunta fino a quota 100,68 yen, ma arrivando anche a 100,16, vale a dire la performance peggiore dal 13 settembre ad oggi.

Piccoli cambiamenti, invece, si sono registrati nel cambio con il dollaro, senza dimenticare che lo stesso yen si è rafforzato rispetto alla moneta verde come non avveniva dal 14 settembre scorso. D’altronde, secondo la banca americana Citigroup, vi sono previsioni a tre mesi per quel che riguarda il cambio a 1,32 dollari, con l’euro che tenderà a rallentare fino a 1,27 dollari entro la fine dell’anno. Gli ultimi sei mesi della valuta europea non sono stati dei migliori: basti pensare che la perdita di ben 3,4 punti percentuali ha rappresentato la peggiore performance dopo quella del franco svizzero tra le dieci divise delle nazioni più sviluppate, mentre lo yen ha avuto un destino esattamente opposto grazie al suo guadagno complessivo molto vicino ai sei punti percentuali.