Home Analisi Tecnica Semplice strategia operativa: Bollinger Bands & Inside bar

Semplice strategia operativa: Bollinger Bands & Inside bar

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 Introduciamo oggi una semplice tecnica operativa, con la quale si potrà fin da subito provare ad eseguire operazioni anche su più mercati contemporaneamente, vista la semplicità di rilevazione e l’esiguo numero di operazioni giornaliere.
Innanzitutto, bisogna introdurre l’inside bar: come si forma e che informazioni possiamo ricavare da questa particolare formazione?
L’inside bar è una candela (o barra) il cui range massimo-minimo è completamente “contenuto” nel range di massimo-minimo della candela (o barra) precedente; appunto, la candela è “inside” (interna) al range della precedente.
Di semplicissima e meccanica rilevazione, questa candela si presenta nei momenti di possibile compressione dei prezzi, oppure di indecisione e spesso è seguita da una nuova fase direzionale più o meno lunga. Da sottolineare è il fatto che secondo certe analisi, le inside bar vengono completamente scartate (come se non esistessero) visto il loro scarso valore in determinati contesti. Al contrario, se inserite in una metodologia leggermente più complessa, saranno fondamentali per realizzare guadagni.
Le candele inside si possono trovare in tutti i time frame immaginabili: dal minuto secco al mensile, ma ovviamente più si è nel “piccolo” e più queste candele saranno da….”maneggiare con cura”.
Abituiamoci fin da subito alla rilevazione di queste barre, poiché saranno il perno centrale della tecnica operativa spiegata di seguito.
Ci serviremo inoltre di uno degli indicatori più famosi del mondo: le “Bollinger Bands” o in italiano Bande di Bollinger, che verranno descritte ampiamente in un altro momento. Per ora limitiamoci a settare (impostare) l’unico parametro richiesto (solitamente indicato come “periodo”) ad un valore di 20.
Scegliamo una valuta di nostro gradimento, con un time frame non troppo lento: per l’esempio nell’immagine è stato scelto il cross Gbp/Cad, dove si vedono chiaramente tracciate in giallo le Bollinger Bands.
In sostanza il grafico attirerà la nostra attenzione quando il prezzo sarà a contatto con una delle due bande estreme: quella superiore o quella inferiore.
Nel caso specifico, i prezzi stanno “scivolando” a contatto con la Bollinger inferiore: attenderemo ora la formazione di una candela inside.
Sul grafico di esempio, se ne rilevano 3 consecutive: quello che a noi interessa dopo la formazione della barra, è il suo massimo: se rotto, i prezzi tenderanno ad andare come primo target a contatto con la Bollinger centrale.

1° candela inside: il segnale viene negato con la rottura del minimo. Essendo a contatto con la Banda inferiore, noi dobbiamo aspettare la rottura del massimo di una candela inside (viceversa negli uptrend). Niente di fatto.
2° candela inside: il segnale, anche in questo caso viene negato con la rottura del minimo della candela stessa.
3° candela inside: finalmente viene rilevata una candela il cui massimo viene rotto: a questo punto, con un’entrata al meglio a mercato si può seguire i prezzi fino alla Bollinger centrale che raggiunge in poco tempo.

Gli accorgimenti sono veramente pochi per questa tecnica:
innanzitutto, ci deve essere sufficiente spazio per generare un buon profitto tra la rottura della candela inside e il target (la Bollinger Centrale).
In secondo luogo, è bene utilizzare time frame non troppo veloci. Sul 5 minuti l’operatività sarebbe troppo frenetica e i guadagni sarebbero ridotti (ricordarsi sempre che c’è lo spread da pagare…), mentre sul 15 minuti o meglio sul 30 minuti ci può agire con tranquillità e gestire meglio la posizione.
L’esempio è comunque stato fatto su un time frame veloce a 5 minuti, poiché l’occasione era buona: vi era abbastanza margine di guadagno tra l’entrata e l’uscita.

Lo stop-loss (con eventuale reverse) potrà essere messo al di sotto del minimo della barra inside, oppure per i più “coraggiosi” al di sotto della barra precedente a quella inside.